4-Psicomotricità

I percorsi di psicomotricità  permettono un’evoluzione equilibrata del bambino, tra funzioni motorie, cognitive e di relazione. Attraverso il movimento, il gioco condiviso, la costruzione, il bambino impara a stare bene con se stesso e con gli altri, accresce la sua autostima e impara ad usare materiale semplice in modo creativo e stimolante. Particolarmente indicati per bambini con difficoltà di attenzione, di organizzazione del proprio tempo, sempre insoddisfatti e/od annoiati, in continuo movimento ma inconcludenti; per bambini timidi che faticano a fare amicizia, ad esprimere i propri sentimenti, ad essere protagonisti dei loro giochi.

I gruppi sono di max 6 bambini divisi per età e tipologia di carattere, di età compresa tra i 3 e 7 anni.

Il percorso psicomotorio aiuta il bambino a passare “dal piacere di agire al piacere di pensare” (B.Aucouturier), aprendolo in modo naturale ed armonico agli apprendimenti scolastici.

La psicomotricità relazionale si muove nel mondo del “linguaggio del corpo” che ognuno attiva per comunicare con il mondo che lo circonda.

I percorsi sia individuali che di gruppo vengono proposti secondo due formazioni:

  • psicomotricità relazionale secondo il metodo di B.Aucouturier
  • psicomotricità relazionale secondo il metodo Vecchiato-Gonzalez